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Premio Osvaldo Baroncelli
per Gabriele Gorelli

I°Master of Wine italiano

L’Eccellenza di Toscana del ventennale chiude i battenti con un importante successo di pubblico organizzato da Ais Toscana dopo il lungo stop dovuto alla pandemia. Numerosi infatti i visitatori che nella due giorni alla Stazione Leopolda hanno degustato ai banchi d’assaggio e nelle Masterclass guidate gli oltre 900 vini selezionati dalla Guida Ais Vitae 2022 tra oltre 140 produttori rappresentativi delle più significative denominazioni regionali. Durante la manifestazione sono stati consegnati i premi “Eccellenza di Toscana” a produttori e aziende distintisi per innovazione, tradizione, comunicazione ed etica aziendale. Tra gli appuntamenti di punta della seconda giornata la consegna da parte del Presidente di Ais Toscana Cristiano Cini del Premio Osvaldo Baroncelli storico presidente AIS Toscana recentemente scomparso a Gabriele Gorelli, primo Master of Wine italiano. Nato e cresciuto a Montalcino 37 anni fa Gabriele Gorelli sommelier AIS dal 2011 è stato il primo italiano a ottenere il prestigioso titolo di Master of Wine, rilasciato dall’omonimo istituto nato in Gran Bretagna nel 1955. Dopo sei anni di preparazione particolarmente intensa – circa 40 ore di studio alla settimana e una media di 48 voli presi all’anno – nel 2021 è arrivato ad ottenere quel riconoscimento di cui fino ad oggi possono fregiarsi in pochissimi in tutto il mondo: circa 420 persone. Il che ne fa un perfetto ambasciatore della toscanità.

“Mi ha sempre affascinato la conoscenza del vino ha raccontato Gabriele Gorelli l’essere un collettore tra chi il vino lo fa e chi lo consuma. Mi sono avvicinato a questo mondo proprio grazie ad AIS Toscana, per la quale provo un fortissimo senso di appartenenza, che mi ha dato tutto quello che serviva e che ancora oggi serve per diventare Master of Wine, a partire dall’aspetto relazionale ed associativo che mi ha fatto crescere in ambito professionale e personale. Per me è infatti doppiamente bello poter parlare di come lo sono diventato, accoppiando quest’esperienza con l’Istituto dei Master Of Wine al mio percorso in AIS Toscana, di come proprio grazie a questa mi sono appassionato sempre più e creato una base formativa eccellente soprattutto dal punto di vista della sensibilità alla degustazione perché acquisire la terminologia appropriata e la capacità di categorizzare specifici vini è stato fondamentale. Per me è stato un atto di incoscienza cercare la scalata al Master of Wine perché non si conosceva abbastanza quanto questo titolo fosse difficile da ottenere: essere arrivato è quindi un sogno ma credo che sia proprio questo lo spirito giusto ovvero viverla come un’esperienza che ti carica perché nessun altro prima di te ha raggiunto questo obiettivo. Il mio oggi è che sempre più persone ce la facciano ad ottenerlo e questo è uno degli elementi che accomuna AIS con Master of Wine: la volontà di aggregare e portare dentro le persone. Oggi ci sono dei progetti molto contemporanei di commistione e volontà di intrecciare enoturismo, vino, passione, formazione ed educazione. Vedo in questa commistione di intenti un bel futuro per la Toscana, soprattutto perché questa regione ha veramente tanto da offrire al mondo”.

 

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Cin-Cin!

  

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