Le `strope` o `stropei` qui da noi in Veneto sono dei legacci totalmente naturali ottenuti da un albero che mi ha sempre affascinato e che ormai è sempre più raro da incontrare: il salice selvatico, chiamato localmente stropàro.
Coltivato lungo i fossi (o `progni`), nel mese di febbraio (nello stesso periodo in cui si effettuano le potature e le legature delle vigne) viene ‘capitozzato’ e da questa lavorazione si ottengono legacci di due misure: le strope, più grosse e robuste, che servono a legare le vigne ai pali, e gli stropèi, che invece sono più sottili e usati per fissare i tralci ai fili.
![tralci legati ai fili con gli ‘stropei’ presso l’azienda agricola Antolini a Marano di Valpolicella](https://www.club-del-vino.com/it/wp-content/uploads/2018/06/tralci-legati-ai-fili-con-gli-‘stropei’-presso-l’azienda-agricola-Antolini-a-Marano-di-Valpolicella-168x300.jpeg)
Tutti i rami vengono lasciati in acqua per un paio di settimane, in modo da ammorbidirli e facilitarne così la piegatura.
![il ‘progno’ presso l’azienda agricola Antolini a Marano di Valpolicella](https://www.club-del-vino.com/it/wp-content/uploads/2018/06/il-‘progno’-presso-l’azienda-agricola-Antolini-a-Marano-di-Valpolicella-168x300.jpeg)
Affinché possa durare nel tempo, il legaccio viene annodato con una precisa tecnica, tramite un lavoro lungo e di pazienza; esistono tuttavia diverse tipologie di nodo, che differiscono a seconda della zona. Se effettuata ad arte, questo tipo di legatura può durare anche più di due anni.
Si tratta di una pratica affascinante e molto bio (gli ‘stropei’ sostituiscono, infatti, i legacci in plastica!) che ho avuto la fortuna di conoscere recentemente presso due cantine, una nella Valpolicella Classica e un’altra nell’asolano, nella zona del Prosecco, due bellissime realtà dove viene utilizzata esattamente come un tempo.
![Gli ‘stropei’ utilizzati dall’azienda agricola Bele Casel nel vigneto di Monfumo (TV)](https://www.club-del-vino.com/it/wp-content/uploads/2018/06/Gli-‘stropei’-utilizzati-dall’azienda-agricola-Bele-Casel-nel-vigneto-di-Monfumo-TV-168x300.jpeg)
Più difficile da utilizzare nelle aziende agricole di grandi dimensioni, nelle piccole realtà agricole consente invece una gestione eco-sostenibile e, allo stesso tempo, di tramandare di generazione in generazione questa antica tradizione contadina.
![Bellissimo esempio di coltura eco-sostenibile presso l’azienda agricola Bele Casel, vigneto di Monfumo](https://www.club-del-vino.com/it/wp-content/uploads/2018/06/Bellissimo-esempio-di-coltura-eco-sostenibile-presso-l’azienda-agricola-Bele-Casel-vigneto-di-Monfumo-300x168.jpeg)
La tecnica della legatura delle viti con ‘strope’ e ‘stropei’ è diffusa anche in altre regioni italiane, come ad esempio in Val di Cembra (Trentino Alto Adige).
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