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LE TENUTE DELLA FAMIGLIA LUNELLI

Capitolo II°

La Filosofia … continua! 

Cari miei amici…questo è il secondo capitolo della nostra eccezionale avventura nel Mondo della Famiglia Lunelli! Non sono solo bollicine… Applicando rigorosamente la virtuosa e intoccabile filosofia messa nella produzione delle famose bollicine FERRARI viene adoperata in modo impeccabile nella produzione di vini fermi delle tre tenute della famiglia quali Podernovo, Castelbuono e Margon tenuta storica della Lunelli. La famiglia Lunelli, infatti, è nota per portare avanti con eleganza e autorevolezza il nome Ferrari in tutto il mondo e di cui vi ho raccontato nel primo capitolo della nostra avventura.

Alessandro-Matteo-Camilla&Marcello Lunelli

Alle classiche “bollicine” Trento Doc, di cui è simbolo Ferrari, la terza generazione della famiglia Lunelli ha voluto affiancare la produzione di vini rossi fermi.

Dalla capitale Ferrari, Trento ai feudi di Podernovo (Terricciola, Toscana) e Castelbuono (Bevagna, Umbria). E’ un triangolo ideale quello che unisce le Tenute Lunelli, dal nord al centro Italia.

La volontà è chiara: Si vuole applicare lo stesso stile in altri territori delle Tenute Lunelli».

famiglia-lunelli-pomodoro

Un racconto interessante per raccontarvi il progetto imprenditoriale di una delle famiglie del vino più eleganti e illuminate del Paese. Capace di rinnovarsi e al contempo restare saldamente attaccata alle tradizioni più genuine.

Nella Tenuta Podernovo, su un poggio a Terricciola, sulle colline pisane, nascono Teuto e Aliotto, due rossi eleganti a base di Sangiovese, vitigno principe della Toscana e ultimo arrivato Auritea. Il primo è in purezza, mentre il secondo è un blend in cui al Sangiovese vengono affiancati Cabernet, Merlot e altre uve locali, il terzo è un Cabernet Franc in purezza deve il suo nome ad Arca Aurita, la conchiglia fossile di origine marina presente da milioni di anni nei terreni della Tenuta.

Carapace

L’ultima acquisizione, la Tenuta Castelbuono è in Umbria, alle porte di Bevagna (Pg). La cantina, il Carapace, è stata progettata dallo scultore Arnaldo Pomodoro e realizzata in rame. Una cantina a forma di guscio di tartaruga la cui parte esterna sta mutando nel tempo, sotto l’azione degli agenti atmosferici che stanno ossidando le placche di rame. Integrando sempre di più l’edificio con l’ambiente circostante.

Carapace

È l’unica opera d’arte del mondo in cui si vive e si fa vino. Vi nascono e riposano in barricaia vini importanti, frutto delle straordinarie caratteristiche della Docg Sagrantino, vitigno da secoli identitario dell’area di Montefalco. I vini presentati sono il Carapace, Sagrantino in purezza, il Lampante, Montefalco Rosso Riserva e il Montefalco Rosso Ziggurat. C’è anche una limitata produzione del Montefalco Sagrantino Passito.

Per sviluppare a livello qualitativo la produzione dei vini fermi delle tre tenute, la famiglia Lunelli si è affidata all’enologo Luca D’Attoma, nome di rilievo nel mondo dell’enologia italiana: «Nella vita passano tanti treni ha spiegato il tecnico toscano un giorno è passato quello di Tenute Lunelli. Ci siamo trovati subito bene: c’è tanta sinergia con la famiglia Lunelli».

L’idea è quella di trasferire la filosofia di Ferrari anche nei vini fermi, cercando di valorizzare al massimo le singole caratteristiche dei territori.

Alessandro Lunelli e Luca D’Attoma

«La Tenuta Margon spiega Alessandro Lunelli è il nostro gioiello, circondato dalle montagne, nonché sede di rappresentanza della nostra azienda. Già nel 1987 abbiamo fatto le prime bottiglie di vini fermi: la Chardonnay qui è il principe». E l’espressione che ha nel bicchiere (l’annata degustata è il 2016, sei mesi di barrique) è ampia e piacevole.

Ma, come detto, non c’è solo il Trentino: si passa in Toscana: «Nel 1999 evidenzia ancora Alessandro Lunelli siamo andati a vedere un vigneto molto bello, che, dopo una selezione massale abbiamo deciso di replicare in altre parti del territorio. Abbiamo puntato fin da subito sul Sangiovese ma lo abbiamo interpretato con Merlot e Cabernet Franc per dare un tocco di internazionalità al vino, visto che non ci troviamo lontani dalla costa bolgherese a circa 30 chilometri dalla costa».

Vigneti Castelbuono

Così nasce TeutoCosta Toscana Igt, con 65% Sangiovese, 30% Merlot, 5% Cabernet Franc, 18 mesi tra tonneaux e botte grande per il Sangiovese, solo barrique per gli internazionali.

Ma c’era anche il pallino del Cabernet Franc che, come descritto da D’Attoma, «è un’uva che si adatta molto bene e sa esaltare le caratteristiche dei singoli terroir». Il risultato è l’Auritea: l’annata 2015 si esprime in freschezza e precisione, con una buona longevità.

Tenuta Pordenovo

Passando in Umbria, invece, si arriva a un clima continentale, con terreni differenti dalla Toscana, escursioni termiche molto più forti. E con una cantina realizzata da Arnaldo Pomodoro, a forma di carapace, capace di sposare l’arte e il vino.

Il progetto ha portato l’azienda a ottenere nel 2014 il certificato biologico. E qui si cerca di sperimentare. Si parte con il Lampante, un Rosso di Montefalco riserva realizzato con Sangiovese 70%, Sagrantino 15%, Cabernet e Merlot per la restante parte. Un vino che è un buon “ingresso” nel mondo della produzione umbra della famiglia Lunelli.

Villa Margon

Ma si punta molto al Montefalco Sagrantino: «Il Sagrantino è una delle uve più tanniche d’Italia racconta Alessandro Lunelli è tardivo ed è sempre “una lotta”. Vendemmiare in questo caso significa trovare il giusto punto d’equilibrio ma poi in cantina facciamo macerazioni abbastanza lunghe con rimontaggi minimi se non assenti per non aver eccessivo contatto con i vinaccioli». Non si cerca la concentrazione ma l’ampiezza. Da qui nasce il Carapace 100% Sagrantino: l’annata 2010 abbastanza piovosa ha lasciato un vino ancora integro e persistenze.

Margon Eventi Michelin

L’annata 2015 invece, nasconde un piccolo segreto: con l’arrivo di D’Attoma, infatti, la vinificazione è stata divisa in acciaio, legno e terracotta, per la precisione orci. «Con le uve bisogna parlarci, ogni tanto anche con il vino spiega D’Attoma nel senso che bisogna trovare quel metodo per cui usando quelle tecniche non sempre convenzionali si riesca a fare un vino che ci piace di più». Il Carapace 2015 ha sicuramente un’altra personalità: ricco di materia ma con un tannino elegante e un buon equilibrio. In linea con la filosofia di famiglia Lunelli, d’altronde. Nei primi anni Duemila, entrano così nel “portafoglio” dei Lunelli il Sangiovese, il Merlot e il Cabernet Sauvignon toscano. E il Sagrantino umbro. Tutti vitigni nobili, capaci di raccontare come pochi il terroir d’appartenenza.

Per i vini bianchi fermi, del resto, la famiglia Lunelli si affida all’ormai collaudatissima Tenuta Margon, a meno di 5 Km dalla sede produttiva trentina di via del Ponte, 15. Chardonnay, Pinot Nero, Sauvignon, Incrocio Manzoni e Pinot bianco i vitigni allevati in un contesto mozzafiato, tra le ripide colline che dominano la valle scavata dal fiume Adige. «Le nostre tre cantine ha detto Matteo Lunelli hanno ciascuna una propria identità ma un’unica visione, un concetto comune sul far vino cominciando dal rispetto del territorio che si declina nella tutela dell’ambiente e nella sostenibilità. Sono valori comuni a tutti i nostri marchi e questo progetto è coerente con il nostro obiettivo della creazione di un polo d’eccellenza del bere italiano. È la varietà dei territori la grande ricchezza del nostro vino».

Tutte le tre cantine sono strutture legate alla storia e all’arte. «Siamo entrati in questi territori in punta di piedi ha detto Alessandro Lunelli e rispettarli significa anche restituire loro qualcosa aprendo le nostre cantine al pubblico e ospitando eventi culturali e istituzionali. Sono tre tenute che hanno un filo comune sia dal punto di vista enologico che progettuale». La storia imprenditoriale della famiglia Lunelli prende il via nel 1952 quando Bruno Lunelli rileva da Giulio Ferrari una piccola cantina fondata a Trento nel 1902.

Se è nel campo e nel vigneto che si produce la storia e il futuro di un’etichetta i Lunelli sono stati precursori di una gestione virtuosa delle aree vitate con un forte senso di responsabilità verso l’ambiente. «L’agricoltura convenzionale ha esaurito e spesso inquinato i terreni in nome del massimo sfruttamento ha detto Marcello Lunelli ed è necessario orientarsi verso comportamenti rispettosi che rendano orgogliose le generazioni future di chi le ha precedute. Il terreno deve conservare la sua vitalità bisogna pensare alla salubrità del prodotto ma anche alla salute del vignaiolo. Per noi la sostenibilità si tradurrà a regime nella totale conversione al biologico. E questo è alla base di ogni nostra scelta agronomica».

Ma anche una volta messi al bando i prodotti chimici di sintesi esiste anche il rischio futuro di un accumulo nell’ambiente di quelli naturali come zolfo e rame e non sono neppure da sottovalutare i problemi legati alle mutazioni climatiche. «Ci stiamo già occupando nel Maso Orsi di questi scenari futuri dichiara Marcello Lunelli e dei problemi che potrebbero presentarsi nei prossimi 50 anni. Si studieranno nuove tecniche di allevamento e anche la necessità di innalzare la quota dei vigneti per garantire la necessaria escursione termica. È un lavoro che impegnerà un’intera generazione».

TRENTO PINOT NERO DOC “MASO MONTALTO” 2017

Suadente questo Trento Pinot Nero DOC “Maso Montalto” della Tenuta Margon, un vino che matura per più di un anno in barrique di rovere, a cui fa seguito un ulteriore affinamento in bottiglia di 15 mesi. Un pinot nero, enfant terrible declinato in chiave trentina, complesso ed elegante, con buona orizzontalità degli aromi di naso e di bocca, abbinabile alle tipiche preparazioni di montagna, piatti elaborati di selvaggina o più in generale alle carni rosse. Il vino prende il nome dall’omonimo maso attorno al quale vengono coltivate le vigne, a circa 400 metri slm.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

È Pinot Nero in purezza, figlio di uve coltivate, rispettando il progetto di viticoltura sostenibile di montagna definito nel gruppo, in uno dei masi di proprietà della famiglia Lunelli a oltre 400 metri di altezza. Al naso è un’esplosione di profumi potenti, fini di frutti quali cassis, mora, amarena, ciliegia, lampone, mirtillo, mora, liquirizia, garofano e spezie che s’integrano perfettamente con le note speziate del legno. Al gusto è complesso e caldo, ricco di struttura e tannini finissimi, armonico e di grande persistenza che si esprime nell’avvincente delle note speziate e delle molteplici note fruttate. Al sorso è molto intenso, con tannini già integrati e buona persistenza. In chiusura ritornano le note speziate e fruttate.

ABBINAMENTI

Ideale a tutto pasto, accompagna egregiamente una cena a base di piatti di terra. Per un abbinamento tipicamente trentino, provatelo con il Filetto di cervo al ginepro: una vita mai più senza!

Uve
Pinot Nero in varie selezioni clonali.

Zona di Produzione
Proveniente da una delle fattorie (in Trentino denominate Masi) di proprietà della famiglia Lunelli. Questo maso è situato sulle colline che, ai piedi del Monte Bondone, guarda Trento.

Tipologia dei terreni
Tendenzialmente argilloso, mediamente fertile, che conferisce al vino una notevole struttura.

Sistema di allevamento
Pergola semplice trentina, 4500 ceppi per ha.

Produzione ha
52 hl di vino per ha.

Maturazione
Almeno 12 mesi in carati di rovere.

Affinamento
Minimo 15 mesi in bottiglia.

Prima annata di Produzione
1997

 

VILLA MARGON TRENTINO CHARDONNAY D.O.C. 2018

Accattivante questo Trentino Chardonnay DOC “Villa Margon” della Tenuta Margon, un nettare di montagna esaltato dal parziale affinamento in carati di rovere di una piccola percentuale di vino, che esalta le note agrumate percepibili al naso e in bocca, che qui virano verso aromi più evoluti, quasi tropicali. Un vino chardonnay quasi in purezza (85%) che trae il proprio nome dalla Villa Margon, sede di rappresentanza del Gruppo Lunelli, attorno alla quale sono coltivate le vigne (4 mila ceppi per ettaro) a un’altitudine di 400-500 metri slm. Un vino a tutto pasto, non c’è dubbio, che potrà accompagnare una piacevole cena con amici, con preparazioni di pesce e verdure piuttosto elaborate. Spicca, in questo vino, tutta l’espressività dello Chardonnay trentino esaltata da un’esperienza di lavorazione delle uve di oltre 110 anni.
È di grande complessità, fragrante e persistente, con note, al naso, di mela, pompelmo, fiori di mandorlo e agrumi. In bocca è strutturato, elegante, delicato e armonico. È un vino in cui le note fruttate sono ulteriormente valorizzate da una piccola percentuale di vino elevato in legno.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Giallo dorato. Naso complesso di pompelmo giallo, cedro, lime e fiori di zagara. In bocca è delicato, con elegante persistenza e finezza. Agrumi in chiusura.

ABBINAMENTI

Ideale come antipasto, accompagna egregiamente una cena a base di verdure e piatti di mare. Per un abbinamento tipicamente trentino, provatelo con le Crespelle con uva e cavolo cappuccio.

Uve
Chardonnay 100%.

Zona di Produzione
Villa Margon, situata alla destra dell’Adige a Sud-Ovest di Trento, in una tenuta di proprietà della famiglia Lunelli.

Tipologia dei terreni
A scheletro prevalente, tendenzialmente sabbioso.

Sistema di allevamento
Pergola semplice trentina, 4000 ceppi per ha.

Produzione ha
60 hl di vino per ha.

Temperatura di fermentazione
A temperatura controllata in recipienti di acciaio inox con l’uso di lieviti selezionati, in parte in carati di rovere.

Affinamento
Almeno 8 mesi in cantina.

Prima annata di Produzione
1987

SOLENIDA

SOLENIDA COSTA TOSCANA I.G.T. 2015

Si ispira al nome di una conchiglia, Solenidae, il nome della nuova etichetta di Tenute Lunelli. Sono infatti proprio le conchiglie a caratterizzare, fin dal logo, la Tenuta Podernovo: 80 ettari di cui 40 a vigneto, nel comune di Terricciola, caratterizzati dalla presenza di residui fossili, conchiglie depositate oltre 3 milioni di anni fa, quando queste colline erano ancora fondale marino. Qui la famiglia Lunelli nel 2000 ha scelto di acquisire la Tenuta, che oggi ha dato alla luce la sua ultima etichetta, Solenida di Podernovo, un Sangiovese in purezza nato dalla collaborazione con Luca D’Attoma, enologo di indiscussa esperienza in particolare sui vini toscani, e pensato per rappresentare la massima espressione del territorio in cui nasce, uno splendido poggio vitato.

Solenida Costa Toscana Igt è frutto di una rigorosa cernita delle uve Sangiovese provenienti dalla selezione massale dell’antico vigneto presente nella Tenuta, vinificate parte in acciaio e parte in anfore. Come tutti gli altri vini di Podernovo, anche la nuova etichetta è certificata biologica e proviene da vigneti certificati “Biodiversity Friend”. Sangiovese in purezza, sarà ricordata in zona come una delle migliori di sempre. Il risultato è un vino rosso rubino intenso, ricco al naso, dove spiccano note di amarena e prugna, in armonia con sentori speziati; molto pieno in bocca, con una struttura solida e una trama tannica fitta, caratteristiche di un vino importante e longevo.

Uve
100% Sangiovese per lo più proveniente da selezione madale della vecchia vigna presente a Podernovo a partire dagli anni ‘80.

Zona di Produzione
Tenuta Podernovo, Comune di terricciola (Pisa) – Costa Toscana.

Tipologia dei terreni
Caratterizzati dalla presenza di sabbie limose con una buona componente di argille e una notevole quantità di residui fossili.

Sistema di allevamento
Cordone speronato, 5680 ceppi per ha.

Produzione ha
50 quintali di uva ad ettaro.

Temperatura di fermentazione
24-26°C per 21 giorni in tini di acciaio.

Tempo di macerazione
Premacerazione a freddo, a 12°C per 36 ore. Macerazione in acciao si protrae per circa 3 settimane al fine di estrarre lentamente il colore e i tannini migliori. La macerazione in anfore di terracotta, che riguarda il 10% del vino, dura almeno 3 mesi.

Affinamento
In botti e barili di rovere, parte francese e parte di Slavonia, per 24 mesi, seguito da 24 mesi in bottiglia.

Prima annata di Produzione
2015

 

AURITEA COSTA TOSCANA I.G.T. 2016

Il Costa Toscana IGT “Auritea” 2016 della Tenuta Podernovo nasce dai migliori grappoli di cabernet franc raccolti a mano nella vigna di Olmo, posta sul lato est della collina dove sorge l’azienda di proprietà della famiglia Lunelli. Dopo la svinatura il vino è posto per 18 mesi in barrique di rovere francese e 12 mesi in bottiglia. Rosso sontuoso ed elegante, che riesce ad esprimere la forza minerale del territorio.

Cabernet Franc in purezza, deve il suo nome ad Arca Aurita, la conchiglia fossile di origine marina presente da milioni di anni nei terreni della Tenuta, che dona a questo vino una suadente mineralità. E’ il vino di punta di Podernovo, la Tenuta della famiglia Lunelli sulla costa toscana certificata biologica dal 2012.
Rosso rubino luminoso e profondo.
Ottima e profonda intensità che aumenta con l’ossigenazione nel bicchiere. Ricordi di polvere di cacao, di confettura di ribes nero e di rosmarino fanno da preludio a delicati accenni speziati e balsamici.
Struttura solida e elegante, che mette in risalto un tannino morbido e dalla trama finissima. Nel lungo finale si ritrova l’intensa sapidità donata dalla componente fossile del terreno della tenuta.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Rosso rubino profondo e luminoso. Intenso al naso dove regala complesse sensazioni cacao, confettura di ribes nero e rosmarino che anticipano delicati tocchi balsamici e speziati. Assaggio corposo che mette in risalto un tannino solido e di trama finissima, ed una sapidità figlia del territorio.

ABBINAMENTI

Perfetto per secondi della cucina di terra, in particolare con carni rosse succulente e brasati.

Uve
Cabernet Franc 100%.

Zona di Produzione
Auritea nasce dal vigneto Olmo situato sul lato est della collina di Podernovo.

Tipologia dei terreni
Tessitura di medio impasto, limoso tendente all’argilloso, ricco di conchiglie fossili di origine marina.

Sistema di allevamento
Cordone speronato, 5680 ceppi per ha.

Produzione ha
38 hl per ha.

Temperatura di fermentazione
Macerazione pre-fermentativa a freddo a 12°C per 42 ore, temperatura di vinificazione massima di 26°C – 28°C in acciaio.

Tempo di macerazione
20 – 25 giorni con leggere bagnature del cappello in modo da estrarre lentamente la parte nobile dei tannini.

Maturazione
18 mesi in barriques di legno francese.

Affinamento
Almeno 12 mesi in bottiglia.

Prima annata di Produzione
2015 

ALIOTTO TOSCANA I.G.T. ROSSO 2016

Il primo vino certificato biologico delle Tenute Lunelli, è espressione di un splendido uvaggio di Sangiovese, Cabernet e Merlot nati nei vigneti della Tenuta Podernovo, nel cuore delle Colline Pisane.
Al naso presenta note eleganti di marasca e frutta sotto spirito, affiancate da toni di erbe aromatiche e minerali. È un vino strutturato ma dalla piacevole rotondità, frutto di una trama tannica elegante e ben dosata. Nel complesso presenta un ottimo equilibrio, un’interessante componente sapida e un finale suadente.

Il Toscana Rosso IGT “Aliotto” della Tenuta Podernovo è un vino che si gioca molto, o tutto, sul mix tra la tipicità del sangiovese e l’internazionalità di vitigni, come merlot e cabernet, capaci di rendere questo prodotto estremamente bevibile. E’ dunque questa la sua cifra stilistica, che rende questo vino estremamente indicato per una serata tra amici, chiacchierando amabilmente, come non ci fosse un domani. Un vino, per dirla tutta, che si finisce da solo, salvo aprirne un’altra bottiglia e un’altra ancora. Il Toscana Rosso IGT “Aliotto” matura per 12 mesi in barrique e affina ulteriori 4 mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio. Per chi vuole un vino elegante, ma facile.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Rosso rubino. Naso complesso di piccoli frutti rossi, soffi balsamici e intriganti note tostate. In bocca è strutturato, caldo e avvolgente, con ritorni speziali e una delicata, ma piacevole nota ematica in chiusura.

ABBINAMENTI

Ideale a tutto pasto, accompagna egregiamente una cena a base di piatti di terra. Per un abbinamento tipicamente toscano, provatelo con una sontuosa Fiorentina al sangue.

Uve
Sangiovese 60%, Cabernet, Merlot ed altre uve locali 40%.

Zona di Produzione
Aliotto nasce da una attenta selezione delle uve provenienti dai vigneti della Tenuta.

Tipologia dei terreni
I vigneti si trovano su terreni che hanno una tessitura di medio impasto, franco – sabbioso – argilloso, ricchi di conchiglie fossili, con una esposizione che va da Ovest a Est passando per il Sud a un’altitudine di 137 s.l.m.

Sistema di allevamento
Cordone speronato, 5680 ceppi per ha.

Produzione ha
60 hl di vino per ha.

Temperatura di fermentazione
28° in tini di acciaio.

Tempo di macerazione
10 – 15 giorni.

Maturazione
12 mesi in barrique.

Affinamento
Minimo 4 mesi in bottiglia.

Prima annata di Produzione
2004

CARAPACE MONTEFALCO SAGRANTINO D.O.C.G.2015

Potente, muscolare ma al tempo stesso fine ed elegante, questo Montefalco Sagrantino DOCG “Carapace” della Tenuta Castelbuono colpisce proprio per queste caratteristiche non sempre facilmente rintracciabili in un vino solo. E invece questo Sagrantino vince la sfida dell’armonia, con i suoi aromi complessi ma puliti al naso, potenti ma suadenti in bocca, che si chiudono su un tannino ancora vibrante, in fase di integrazione. Un grande vino che matura 24 mesi in botte grande, e rimanenti 12 in bottiglia, che prende il nome dalla cantina, il Carapace appunto, opera mirabile di Arnaldo Pomodoro. Che siate con gli amici, col vostro amore o da soli, questo vino vi saprà tenere compagnia. Per eno-sognatori innamorati o per single in cerca del vino del cuore. Espressione tipica di un vitigno unico nel panorama internazionale per potenza e longevità, il Sagrantino della Tenuta Castelbuono certificata biologica, sorprende per la sua morbidezza, frutto del sapiente lavoro nel vigneto e del prolungato affinamento in grandi botti di legno.
Al naso è un trionfo di confettura di more e mirtillo, tipica della varietà, con piacevoli ed intense note di ciliegia sotto spirito, carruba e petali di rosa. Note di liquirizia e cioccolata impreziosiscono il quadro organolettico dalla spiccata tipicità. Al gusto si rivela cremoso, di grande potenza e suadenza insieme, lungo e persistente con tannino di cesellata fattura, di rara finezza, eleganza e gentilezza.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Rosso granato. Il naso è una cornucopia di aromi, dalla confettura di more e mirtilli, al cioccolato fondente e caffè, sino al pot-pourri di fiori secchi e alle carrube. La bocca è calda, intensa, dotata di grande persistenza ed eleganza. Ritornano tutti gli aromi percepiti al naso, più un suadente aroma di liquirizia in chiusura. Tannini vibranti.

ABBINAMENTI

Grande vino da grandi preparazioni di carne, abbinabile anche ai formaggi stagionati. Per un tipico abbinamento della tradizione, provatelo con l’Anatra al tartufo nero di Norcia.

Uve
Sagrantino 100% ottenute dai migliori vigneti della Tenuta, raccolte con vendemmia manuale nel mese di ottobre.

Zona di Produzione
Vigneti di proprietà a Montefalco e Bevagna ottenuti attraverso una “selezione aziendale” delle migliori viti storiche della Tenuta, nell’ambito del “Progetto Patriarchi” sviluppato in collaborazione con l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige.

Tipologia dei terreni
Di natura limoso -argillosa, ottimale potenzialità agronomica, ben strutturati e resistenti alla siccità estiva.

Sistema di allevamento
Cordone speronato, 6250 ceppi per ha.

Produzione ha
35hl di vino per ha.

Temperatura di fermentazione
Premacerazione a freddo a 12 C° per 30 ore. Temperatura massima di fermentazione 26°- 28° C in tini di legno.

Tempo di macerazione
15 – 20 giorni.

Maturazione
24 mesi in botte grande.

Affinamento
Minimo 12 mesi in bottiglia.

Prima annata di Produzione
2003

LAMPANTE MONTEFALCO ROSSO RISERVA D.O.C.2016

Il Montefalco Rosso Riserva DOC “Lampante” della Tenuta Castelbuono è un vino che conquista subito per quella complessità al naso e per quell’estrema bevibilità che lo rende ideale per una cena con amici, o per una serata d’amore, voi e il vostro amante nudi davanti al camino, riscaldati solo da questo sublime nettare e da una coperta. Sogni a parte (beato chi è innamorato!), questo vino matura 18 mesi in tonneaux e botte grande, e affina per ulteriori 12 mesi in bottiglia, per consegnarci un grande Montefalco Riserva, proveniente dalle migliori selezioni dei vigneti “Le Fonti” presso Bevagna. Che siate con gli amici, col vostro amore o da soli, questo vino vi saprà tenere compagnia. Per eno-sognatori innamorati o per single in cerca del vino del cuore. Dalle migliori selezioni di uve del vigneto “Le Fonti” e “Saraceno”, di Bevagna, nasce questa prima edizione del Montefalco Riserva. È un vino di grande struttura ed eleganza il cui lungo affinamento avviene nel cuore del Carapace, la cantina scultura in terra umbra della famiglia Lunelli, certificata biologica.
Intrigante, con sensazioni di violetta di bosco, ciliegie sotto spirito, dolce speziatura e sfumature balsamiche su fondo minerale di grafite. In bocca esplode con vigore, morbido ed elegante, ha una trama tannica ben strutturata, matura ed equilibrata. Ampio sul finale che fa presagire spazi per ulteriori anni di affinamento.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Rosso rubino tendente al granato. Naso complesso di fiori e piccoli frutti rossi, su trama speziata a cui si integrano delle piacevoli note balsamiche. La bocca è intensa, minerale, con ritorno speziato. Buona presenza tannica in via di ingentilimento. Persistente.

ABBINAMENTI

Grande vino da grandi preparazioni di carne, abbinabile anche ai formaggi stagionati. Per un tipico abbinamento della tradizione, provatelo con la Faraona alla narnese.

Uve
Sangiovese 70%, Sagrantino 15%, Cabernet e Merlot 15%, raccolte con vendemmia manuale tra settembre e ottobre.

Zona di Produzione
Vigneti di proprietà a Bevagna.

Tipologia dei terreni
Di natura limoso -argillosa, ottima la potenzialità agronomica, ben strutturati e resistenti alla siccità estiva.

Sistema di allevamento
Cordone speronato, 6250 ceppi per ha.

Produzione ha
45hl di vino per ha.

Temperatura di fermentazione
Premacerazione a freddo a 12 C° per 20 ore. Temperatura massima di fermentazione 26°- 28° C in acciaio.

Tempo di macerazione
15 – 20 giorni.

Maturazione
18 mesi in tonneaux e botte grande.

Affinamento
Minimo 12 mesi in bottiglia.

Prima annata di Produzione
2008

 

 

Tenute Lunelli
Via del Ponte, 15 – 38123 Ravina (TN)
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Ufficio stampa
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Taste Hunter GC………..Le Mie Considerazioni…..

Cari miei amici di VIPLANDIA!….dare semplici considerazioni sui vini delle tenute della famiglia Lunelli sarebbe come esprimere un desiderio di un bambino che non smette mai di guardare la prima parte di una fiaba preferita e desiderare di vedere con voce altri capitoli con nuovi protagonisti che arricchiscono il desiderio e la fantasia di chi vuol vivere questa meravigliosa avventura! Se nel primo capitolo vi ho parlato delle preziose bollicine FERRARI e vi ho raccomandato sinceramente di avere la loro presenza negli eventi importanti che possano dare un segno di esclusività al convivio diverso esso sia, non è da meno cercare di concedersi di bere i vini delle Tenute Lunelli sia per la qualità che per l’identità di questi eccellenti prodotti!….Vi aspetto nel terzo capitolo dei “Magnifici 4” e conoscendo bene di chi parliamo  da dedicare per ultimo alle grappe SOLERA della famiglia Lunelli……ebbene si!…anche le grappe! A presto e Cin…Cin!

 

 

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