Copertina articolo Vinitaly

23 anni, Social Media Manager, comunicatore del vino con @italian_wines su Instagram, laureato in enologia e semplicemente amante del buon vino e delle eccellenze italiane.

 

 


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Eccoci arrivati finalmente ai fatidici giorni del Vinitaly, dal 7 al 10 Aprile ci sarà la manifestazione croce e delizia per gli appassionati di vino.

Da un lato c’è la felicità di veder racchiuse tutte le migliori cantine in una sola città (Verona, per chi non ci fosse mai stato).

Dall’altro lato c’è l’ansia nella frenesia di quei giorni di non riuscire a trovare il tempo da dedicare alla scoperta di nuove cantine perdendosi nell’immensità di quei padiglioni che racchiudono migliaia di banchetti di aziende vinicole.

Come tengo a sottolineare ho la fortuna di essere cresciuto in Toscana, terra di grandi vini e di altrettante realtà enologiche.

Proprio per questo quest’anno vi segnalerò 20 cantine che consiglio di visitare durante il Vinitaly per scoprire i loro vini e le meravigliose personalità che lavorano quotidianamente dietro le quinte.

Non consiglierò le migliori o le più blasonate aziende toscane, ma rammenterò 20 piccole aziende che, anche se poco conosciute, producono vini di altissima qualità e con molte delle quali ho avuto la fortuna di entrare direttamente in contatto con delle visite in cantina e degustazioni.

20 piccole “chicche” da provare al Vinitaly

 

Masi Vinitaly

 

Amerighi Stefano (Pad. F, Stand 18 VI.TE): Il Syrah di Cortona nello stile eclettico di Stefano, vini di esempio per capire questi territori dove il Syrah si evolve in modo meraviglioso. Vino da non perdere: Syrah Amerighi Cortona 2015.

Basile Azienda Agricola Biologica (Pad.9, Stand B16): Giovan Battista è un gentiluomo che vuole educare ed informare gli appassionati di vino riguardo la zona ancora poca conosciuta di Montecucco e ci riesce alla grande con i suoi potenti Sangiovesi che sfidano il tempo. Vino da non perdere: Cartacanta, il vino assaggiato da Obama.

Caiarossa (Pad.F, Stand 72 VI.TE): La Biodinamica di qualità di Riparbella, i loro vini sono frutti di accurati blend di numerosi vitigni con dei risultati eccellenti. Vino da non perdere: Caiarossa 2015.

Capezzana – Tenuta di Capezzana (Pad.9, Stand B1): Una tenuta storica con Filippo, il padrone di casa, che saprà illustrarvi il Carmignano in tutte le sue sfumature e che si rispecchiano nei loro vini. Vini da non perdere: Trebbiano Bianco e Villa di Capezzana.

 

Frescobaldi Vinitaly

 

 

Cupano Azienda Agricola (Pad.9, Stand B8): Lionel è un vero personaggio di Montalcino, la sua eleganza rispecchia quella che troverete nei suoi vini. Vino da non perdere: Brunello di Montalcino 2014 (se ha qualche annata vecchia approfittatene!).

Fabrizio Dionisio (Pad.8, Stand F8/F9): Altra grande espressione del Syrah di Cortona ed i voti nelle guide degli ultimi anni ne sono la conferma. Vino da non perdere: Il Castagno.

Gagliole Società Agricola (Pad.9, Stand A16): Una famiglia Svizzera con vigneti nei territori di Castellina e di Panzano in Chianti non possono che portare ad un’azienda organizzata fino ai minimi dettagli che sfrutta al massimo del potenziale quello che offrono questi terroir meravigliosi. Vini da non perdere: Gagliole 2015 e Valletta 2015.

I Luoghi Azienda Agricola (Pad F, Stand 36 VI.TE): Una chicca da Bolgheri che propone dei vini di una balsamicità e di una finezza unica. Vino da non perdere: Campo al Fico 2015.

 

Libro Vinitaly

 

 

Imperiale Bolgheri (Pad D, Stand C1-D1): Come facevo ad escludere da questa lista il mio grande amico ed estroso vignaiolo di Bolgheri Matteo Frollani? Vi assicuro che ancor prima della persona parla il suo 100% Cabernet Sauvignon. Se unito a questo conoscerete anche lui e suo padre Enio vi farete contagiare dall’allegria e la passione che ci mettono. Vini da non perdere: Imperiale Bolgheri e Scapestrato.

Isole e Olena (Pad.12, Stand A2): Il Chianti Classico che si ritrae dalle attenzioni dei social (pensate che non hanno nemmeno il sito internet) ma che si fa conoscere per la sua altissima qualità. Vino da non perdere: Chianti Classico 2016.

La Sala (Pad 9, Stand D2-D3-D4): Ovidio, Stefano e Lorenzo sono tre ragazzi che ho la fortuna di conoscere bene da ormai un anno a questa parte: con loro alla conduzione dell’azienda di Francesco Rossi Ferrini questa piccola cantina è arrivata a produrre vini che non vi pentirete di assaggiare. Vini da non perdere: Il Torriano Gran Selezione 2015, Chianti Classico Riserva e Campo all’Albero 2015.

Lecci e Brocchi (Pad.9, Stand B16): Azienda nata nel 1970 con i terreni acquistati da un parroco di Villa a Sesta, il lavoro continua oggi con Sabrina e Giancarlo e continuerà un domani sotto l’occhio vigile di Giovanni. Giovanni infatti è uno studente di Enologia della mia stessa facoltà a Pisa ed è stato bello trovare un tale entusiasmo verso il mondo del vino nei suoi occhi! Vino da non perdere: Chianti Classico Lecci e Brocchi 2016.

 

Biondi Santi Vinitaly

 

Luiano (Pad 9, Stand D1): Una piccola cantina, ma con un grande cuore come quello di Felicia che riuscirà a trasmettervi un buonumore con il suo sorriso ed i suoi Chianti Classico. Vino da non Perdere: Chianti Classico Riserva 2015.

Castello di Monsanto (Pad 9, Stand D9): Qui si va sulla finezza e l’eleganza come soli pochi Chianti Classico. Vi dico solo che agli eventi è tappa fissa di ogni appassionato che ogni volta vuol tornare a bersi dei calici di eccellenza vinicola toscana. Vini da non perdere: Chianti Classico di ogni tipologia.

Podere La Regola (Pad 9, Stand B2): Si torna sulla Riparbella dell’eccellenza, la famiglia Nuti non scherza e negli ultimi anni ha alzato sempre più la qualità tanto da rendermi in difficoltà nel riassumere la loro selezione in soli due vini. Vini da non perdere: Strido 2013 e La Regola 2015.

Querciabella (Pad 9, Stand D11): Torniamo nel Chianti Classico in una delle poche aziende conosciute per un bianco: il Batar. Va però assaggiata anche la restante selezione dei vini perché nei rossi avrete delle piacevoli sorprese. Vini da non perdere: Batar e Camartina 2012.

 

Vinitaly 2019

 

Riecine Agricola (Pad 9, Stand D2-D3-D4): Alessandro Campatelli è uno degli artefici della salita alle cronache di questa cantina. Vi ricordate Terre di Toscana con le migliori cantine della Regione? Vi dico solo che il Sangiovese del vino che sto per consigliare era uno dei migliori. Vino da non perdere: La Gioia 2015.

Tenuta delle Ripalte (Pad 7, Stand C1): Facciamo adesso un salto in una delle Isole più conosciute della Toscana: l’Isola d’Elba. L’Aleatico che si produce qui è uno dei più conosciuti, in particolare alle Ripalte viene fatto in una versione piuttosto inedita ovvero invecchiato per alcuni anni prima della messa in commercio. Vino da non perdere: Elba Aleatico Alea Ludendo.

Tenuta di Trecciano (Pad 9, Stand C11-C12): Il Chianti Colli Senesi è una sottozona del Chianti ancora poco conosciuta, o perlomeno non quanto merita. Proprio per questo ci penserà Barbara a farvi scoprire l’interessante selezione che ha da proporvi questa cantina con la quale collaboro. Vino da non perdere: Chianti Colli Senesi Riserva 2015.

Tenuta di Valgiano (Pad F, Stand 37 VI.TE): I Colli Lucchesi è una piccolissima Doc, qui l’uvaggio tipico di Sangiovese insieme a varietà internazionali acquista ancor di più freschezza e complessità. Vino da non perdere: Tenuta di Valgiano.

Se seguirete questo mio percorso (o anche solo in parte) taggatemi nelle stories di Instagram con le vostre impressioni: vi reposterò sul mio canale di @italian_wines!

 

Buona degustazione e buon Vinitaly!

 

 

 


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