uva bianca per fare il vino

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Il vino bianco fa parte della storia dell’uomo da più di 2,500 anni, assistendo agli sviluppi economici e culturali che lo stesso ha accompagnato. Questa bevanda alcolica è forse la più longeva che conosciamo con una storia alle spalle millenaria.

Per apprezzarne al meglio le sue qualità ripercorriamo alcune tappe storiche importanti, soffermandoci in seguito sulle distinzioni tra tipi di vino, vitigni, provenienza e, chiaramente, le varietà di abbinamenti culinari più adatti per un’ottima degustazione.

Il Vino Bianco nell’antichità

Tracce di vino si hanno già in Mesopotamia, nell’attuale Iran, ben 7,500 anni fa. Grazie alle scoperte e agli studi effettuati è stato possibile rinvenire la parola vino nelle diverse lingue usate.

Tuttavia, più recentemente, nell’antica Grecia, troviamo tracce della cosiddetta bevanda di Dionisio, il cui nome era legato alla vegetazione, alla fertilità e alla vite.

Secondo i miti greci fu proprio lui ad insegnare agli uomini le tecniche di vinificazione.

E, molto probabilmente, si deve proprio ai greci la diffusione della cultura del vino in tutto il mondo, poiché era costume nei loro viaggi portarsi dietro viti da piantare nelle nuove terre colonizzate. Non dimentichiamo che l’Italia era stata battezzata dai greci Enotria.

 

Statua di bevitore di vino obeso

 

Il vino greco era prevalentemente bianco, dolce e molto alcolico, ma a parte queste notizie di base, non si hanno informazioni sul tipo di vitigno o la provenienza.

Per i Romani invece, il vino era considerato una bevanda di lusso anche se la loro qualità era inferiore a quella dei greci.

Il prodotto iniziò a migliorare con la conquista di altri territori. Ai romani si deve la diffusione di vari tipi di vite in Italia e in Francia.

Alcuni vini bianchi prodotti dai romani sembra venissero da uve nere, le quali venivano private della buccia prima della fermentazione.

Il Medioevo è conosciuto da tutti ormai come l’epmoca buia e per il vino non fa eccezione, dato che in questo periodo subì una battuta d’arresto. Sarebbe un po’ troppo ripercorrere tutte le epoche storiche che il vino ha conosciuto ma è quantomeno interessante rileggere le sue origini e le sue radici.

Principali tipi di uva e provenienza

Ogni tipo di uva produce vino con caratteristiche diverse. Per ottenere un Vino Bianco si adoperano quasi sempre uve a bacca bianca, o in alcuni casi a bacca nera ma dalla polpa incolore.

Gli acini delle uve bianche hanno un colore che varia dal giallo al verde e possono avere o meno dei semini all’interno, il che ne determina la maggiore o minore dolcezza.

Bacche di Vitigno di diverso colore

 

L’Italia è forse il paese con il maggior numero di vitigni al mondo, che si sviluppano da Nord a Sud della nostra penisola. Tra i più famosi ricordiamo:

  • Greco: prevalentemente diffuso in Campania;
  • Malvasia: diffuso in tutta Italia;
  • Moscato: diffuso in tutta Italia;
  • Prosecco: coltivato in Veneto;
  • Torbato: diffuso in Sardegna;
  • Traminer aromatico: presente nell’Italia Settentrionale;
  • Verdicchio: tipico delle Marche;
  • Nebbiolo Bianco: diffuso in Piemonte;
  • Blanc de Morgex: tipico della Val d’Aosta;
  • Ribolla Gialla: diffuso in Friuli;
  • Vermentino: coltivato in Sardegna, in Toscana e in Liguria;
  • Zibibbo: ottimo per i passiti è coltivato nell’isola siciliana di Pantelleria.

Chiaramente la lista non vuole essere esaustiva, ma dare semplicemente un assaggio delle varietà prodotte nel nostro bel paese.

Per quanto riguarda invece le zone climatiche, possiamo affermare che i vini bianchi secchi vengono prodotti da vitigni che troviamo a nord e in altitudine. Questo perché il vino bianco generalmente vuole un clima meno caldo affinché l’uva possa maturare.

La produzione del vino bianco segue un processo delicato che parte dalla vendemmia. Le uve vengono in seguito pigiate per il recupero del mosto e infine si giunge alla fase della fermentazione. Per approfondimenti leggi anche gli altri nostri contributi su come si fa il vino.

 

Vino bianco e…? Abbinamenti e scelte gastronomiche

Prima di addentrarci nel fantastico mondo degli abbinamenti culinari cibo-vino, facciamo una rapida distinzione tra i tipi di vino.

Il vino bianco secco è quello privo di zuccheri ed è il classico per definizione. L’altra tipologia di vino bianco è quella dolce che per gradazione scaturisce man mano nel vino liquoroso. Per ottenere un vino dolce la fermentazione viene bloccata in modo che lo zucchero non si trasformi tutto in alcol.

Il vino effervescente o meglio conosciuto come vino spumante è invece un vino che contiene anidride carbonica. A seconda dei differenti metodi di produzione avremo uno Spumante o uno Champagne.

Per degustare al meglio un bianco è necessario sapere la temperatura ideale di servizio. Il vino deve essere infatti fresco, solitamente servito tra 12° e 14°. E, anche il bicchiere vuole la sua parte.

Esistono bicchieri specifici per ogni tipo di vino, proprio per apprezzarne al meglio tutte le caratteristiche, dai profumi ai sapori.

 

Vino Bianco a Tavola

 

Mentre i vini effervescenti vengono serviti nel classico flute, i vini bianchi freschi così come quelli maturi preferiscono un bicchiere più alto e sottile a differenza di quelli usati per i rossi.

Una regola che appare ormai scontata è l’abbinamento carne – vino rosso e pesce – vino bianco. In generale è così, ma non sempre. È importante soprattutto abbinare il giusto vino in base alla pietanza, agli ingredienti e al grado di complessità della stessa.

Un buon vino bianco accompagna molto bene piatti di carne bianca, così come gustosi taglieri di formaggi, a detta di alcuni esperti, trovano il giusto abbinamento con un buon bicchiere di Chardonnay.

Il vino bianco inoltre è un ottimo vino da dessert. A seconda del tipo di dolce si sceglierà anche il tipo di vino più adatto. Mentre i vini aromatici accompagnano bene torte alla frutta, i liquorosi sposano meglio dessert a base di crema.

Infine non tralasciamo un ultimo aspetto. Il vino bianco è un ottimo ingrediente per alcuni piatti, per preparare salse, per sgrassare o semplicemente per cuocere lentamente carni o pesce.

Gli abbinamenti sono davvero infiniti così come la nostra buona e amata cucina mediterranea. Non perdere gli altri aggiornamenti dalla nostra sezione Vino e Cucina.

 

 

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