Alla scoperta del Vino Malbec

Esperta di internazionalizzazione d'impresa e di Paesi lusofoni. Social media manager e web content. Eclettica, appassionata di viaggi, sempre alla scoperta di nuove esperienze.

 

 

Il Vitigno Malbec nasce in Francia, originario della regione del Quercy, si diffonde nel bordolese nel XVII secolo, oggi lo troviamo soprattutto nel Cahors, dove rappresenta il vitigno rosso più coltivato.

Anche conosciuto con il nome di Cot o Auxerre, il vino nato da questo vitigno viene chiamato vino nero di Cahors, per il colore intenso e le sfumature scure e i buoni aromi fruttati.

Infelicemente, per anni viene dimenticato, nel bordolese in particolare i coltivatori preferiscono dare spazio al più nobile Merlot per vari motivi.

Il Vitigno Malbec ha infatti problemi di colatura, di marciume e di peronospora, una malattia causata da parassiti, senza contare che non possiede alcun tipo di resistenza alle gelate.

 

Curiosità: sai da dove viene la  parola Mal Bec?

 

Malbec viene dal francese Mala bocca e, con un tocco di poesia in più, potrebbe anche rimandare ad un bacio cattivo.

 

 

Vitigno Malbec: la fortuna dell’Argentina

È negli anni novanta che avviene la vera svolta per il Malbec o anche chiamato Malbech.

Colpito dalla fillossera in Francia, volgarmente conosciuta come mosca d’oro, nel XIX secolo emigra con l’agronomo francese Miguel Peoget in Argentina.

Qui trova il suo clima ideale, grazie al produttore argentino Nicolas Catena Zapata che decide di piantare il Vitigno Malbec a 1500 metri sopra il livello del mare.

Il vino che ne ottiene è talmente buono che viene inserito nelle classifiche enologiche mondiali.

Il primo riconoscimento avviene nel 1996 con il Bodegas Esmeralda Malbec Mendoza Catena Alta Lonlunta.

Il produttore Santiago Achaval della Bodega Achaval Ferrer, un’azienda più che quotata di Mendoza, così commentava:

 “La produzione è avvenuta al momento giusto, nel mercato giusto e al prezzo giusto”.

Con queste parole possiamo meglio comprendere quello che allora fu definito il fenomeno Malbec.

I migliori vini sono prodotti nella zona a sud di Mendoza, Rio Negro, dove il clima è generalmente fresco, ma anche nelle altre rinomate zone vinicole quali: La Rioja, Neuquén, Salta, San Juan.

Grazie al particolare terroir e alle favorevoli condizioni climatiche il Vitigno Malbec ha trovato in Argentina il suo luogo ideale, diventando una varietà emblematica, nonché l’uva rossa più coltivata.

Non dimentichiamo che questo vitigno ha salvato il mondo vitivinicolo argentino dal collasso economico.

Il territorio argentino dona all’uva delle particolari qualità differenziandosi da quella francese.

Il suo sapore è più dolce, con profumi di selvaggina, il vino che ne deriva possiede carattere e intensità, mentre quello francese è più carico di tannini, più denso e strutturato.

Il Vitigno Malbec nel mondo

Il Malbec non è facile da coltivare perché richiede delle condizioni climatiche particolari.

Ed ecco dove lo ritroviamo:

  • In Italia: prevalentemente al nord, soprattutto nelle province di Treviso, Udine e Pordenone. Arrivò probabilmente intorno alla metà del secolo scorso dalla Gironda, nel bordolese, in Francia. Il grappolo si presenta medio-grande, gli acini medi e sferici, la buccia di colore blu-nero, resistente. Il vino che ne risulta è caratterizzato da un colore rosso carico, mediamente tannico, dal delizioso profumo di lampone.
  • In Spagna: viene prodotto in particolare nella regione di Ribera del Duero.
  • In Cile: grazie al microclima simile a quello del Mediterraneo, si vinificano ottimi vini, tra cui Malbec, ma non ancora all’altezza di quelli argentini. Per la verità il Cile è principalmente la patria del Carmenere e del Carmenere Sauvignon.
  • In Australia: purtroppo in questa terra il Vitigno Malbec non ha avuto successo. Negli ultimi anni si assiste ad un ritorno dell’uva, ma sostanzialmente manca di struttura e per lo più i vini prodotti vengono utilizzati come vini da tavola.

Degustazione di un Malbec

Può sembrare banale ma non si può fare a meno di menzionare come un buon bicchiere di Malbec possa esaltare la gustosissima carne argentina, ricca e sapida, cotta, ma non troppo, che ovviamente non chiede altro che essere accompagnata con un buon Malbec.

In particolare se abbiamo un Malbec giovane possiamo accompagnarlo a salumi e maiale, se invecchiato invece sposa alla perfezione arrosti di carne bianca e rossa.

Facciamo una piccola distinzione tra i vari tipi di Malbec e suggeriamo alcuni abbinamenti culinari:

  • Malbec giovane: dal sentore di frutta e note floreali, normalmente non invecchia in botte. È ottimo all’ora dell’aperitivo, con le tapas e in generale con pietanze semplici;
  • Malbec rosé: adatto ad un pranzo informale, accompagna insalate, risotto ai frutti di mare e, perché no, una gustosa paella;
  • Malbec con maturazione in legno (dai 3 ai 4 mesi): è un vino più corposo ma non complesso. Ottimo con l’agnello e le carni servite con le salse;
  • Gran Malbec: esige un invecchiamento in botte non inferiore ai 10 mesi. La cacciagione è l’accompagnamento perfetto per esaltarne i sapori, i profumi e gli odori.

 



Leggi anche: Vino invecchiato = Vino più buono: mito o verità?



 

 

La temperatura di servizio ideale è intorno ai 16-18°.

“El vino, de todas las bebidas la más amable,

ya se deba a Noé que plantó la viña, ya a

Baco que exprimió el jugo de la uva, data

desde la infancia del mundo.”

Brillat Savarin (Fisiología del gusto)

E tu conosci il Vino Malbec? cosa ne pensi? Lascia un comento qui in basso!

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.