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Di origine bordolese, il Vitigno Cabernet Sauvignon rappresenta il vino di Bordeaux, uno dei più coltivati soprattutto nelle famose zone di Mèdoc e Graves-Saint-Amant, diffusosi in seguito in tutto il mondo.

Rinomato in particolare per la produzione di vini di alta qualità e longevità, vini pregiati e raffinati.

Come lo stesso nome suggerisce, il Vitigno Cabernet Sauvignon nasce dall’incrocio spontaneo, probabilmente avvenuto nel XVII secolo, del Cabernet Franc, un vitigno a bacca rossa e del Sauvignon Blanc, un vitigno a bacca bianca, offrendo il meglio di entrambi.

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È spesso usato in assemblaggio con il Cabernet Franc e il Merlot e questo uvaggio viene definito taglio bordolese.

Ma non è raro trovarlo in purezza.

Proprio per la sua diffusione mondiale, il Vitigno Cabernet Sauvignon rientra nelle cosiddette uve internazionali.

 


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Un po’ di storia del Vitigno Cabernet Sauvignon

Ormai siamo abituati alle incertezze sulle origini dei vitigni. Anche il Vitigno Cabernet Sauvignon non fa eccezione.

Alcuni studiosi ritengono che sia originario dell’Epiro ed il nome deriverebbe dal dialetto occitano, Carbonet.

Secondo altri, e questa sembrerebbe l’ipotesi più accreditata, già Plinio il Vecchio nella sua opera Naturalis Historia faceva riferimento alla vitis caburnica, ovvero vite Biturica.

Tale nome deriva dalla popolazione dei Biturigi che in quegli anni viveva a Nord dei Pirenei.

Tuttavia, la prima zona dove è stato coltivato in maniera estensiva ed intensiva fu la regione di Bordeaux, cioè la regione ancor oggi considerata la Patria per eccellenza e il miglior terroir per questo vitigno.

 


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Caratteristiche organolettiche del Vitigno Cabernet Sauvignon

Il Vino Cabernet Sauvignon Rosso si presenta dalle foglie medie, dal grappolo medio-piccolo e dagli acini anch’essi di dimensioni medie, dalla forma rotonda e dalla buccia molto resistente.

Il colore va dal blu al nero con riflessi violacei. I grappoli sono ricchi di pruina, una sostanza che li ricopre proteggendoli dai raggi ultravioletti.

L’epoca di maturazione è tardiva, di solito la vendemmia può iniziare l’ultima settimana di settembre o intorno alla prima metà di ottobre.

Il vino che ne deriva è intenso nel colore e ricco di tannini e sostanze aromatiche.

I profumi ricordano quelli del bosco quali i mirtilli, ribes nero e more. Qualità che ritroviamo nel Cabernet Sauvignon ovunque coltivato nel mondo.

Al palato avvolge la bocca essendo un vino deciso e strutturato.

La presenza di un’alta quantità di tannini permette dei periodi di maturazione più lunghi.

Il trascorrere degli anni lo rende ancor più pregiato e fine, donando anche un sapore balsamico.

La longevità può variare da 3-4 anni fino a superare in taluni casi anche i 20 anni.

Frequentemente il processo di vinificazione del Cabernet Sauvignon prevede l’uso di botti, in particolare la barrique, grazie alla quale si conferisce al vino un sapore più rotondo per la presenza dei tannini dolci del legno.

 

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È fondamentale il periodo di macerazione sulle bucce, che può dar vita a vini leggeri se il mosto resta a contatto con le bucce per poco tempo, oppure a vini molto carichi se il periodo di macerazione è più lungo, circa 3 settimane.

I vini prodotti con il Vitigno Cabernet Sauvignon sono piuttosto alcolici, in particolare quelli dalle rese contenute e pratiche enologiche adeguate per dar vita a vini di estrema qualità.

Una gradazione alcolica più bassa e una minora astringenza caratterizzano vini ordinari e comuni di qualità inferiore.

 


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Zone di produzione e abbinamenti culinari

Come detto in precedenza il Vitigno Cabernet Sauvignon rientra tra quelli internazionali e diffusi in tutto il mondo.

La Regione di Bordeaux per questo vitigno resta la casa natia e i vini qui prodotti sono dei punti di riferimento per qualità, raffinatezza ed eleganza.

Oltre alla Francia, vediamo dove troviamo degli ottimi Cabernet Sauvignon:

  • In Italia, è particolarmente presente in Toscana, nella Maremma settentrionale, tra la lingua di terra circondata dal mare e dalle colline nei pressi di Castagneto Carducci. La DOC qui prodotta è Bolgheri, un blend Cabernet (Sauvignon e Franc) e Merlot, spesso accompagnato anche da Syrah, Petit Verdot e Sangiovese. Altre zone ideali in Italia per lo sviluppo del Cabernet Sauvignon sono: i Colli Euganei, in Veneto, ma anche in Friuli.

 

  • Al di fuori dell’Europa, ottime zone di produzione sono sicuramente la California, nella Napa Valley, il Cile, nella Maipo Valley e l’Argentina a Mendoza.

 

  • In Australia, la regione più famosa per la produzione di Cabernet Sauvignon è Coonawarra.

 

  • Ottimi vini vengono prodotti anche in Nuova Zelanda e in Sudafrica.

 


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Il Cabernet Sauvignon va servito ad una temperatura di 16-18 gradi in calici ampi, tipo baloon, in modo da permettere una perfetta ossigenazione.

 

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La selvaggina, come il cinghiale, il capriolo o il faggiano sono quelle pietanze che esigono il Cabernet, così come anche le semplici grigliate di maiale.

In generale sommelier ed assaggiatori di vino considerano il vino Cabernet Sauvignon rosso per le grandi occasioni.

È il vino ideale per le feste di Natale, quando serviamo in tavola ogni tipo di arrosto, ma è anche un ottimo vino estivo che accompagna le scampagnate fuori porta.

Non è sicuramente un vino da abbinare al pesce, ma un abbinamento irrinunciabile lo vede accanto al tartufo.

Provatelo ad esempio con un buon risotto al tartufo.

Il range degli abbinamenti è abbastanza ampio, provare per credere.

E, come sempre, non dimentichiamo di aprire la bottiglia almeno un’ora prima della degustazione. Tempo che si prolunga se l’invecchiamento è maggiore.

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